Presentation
Preludio sinfonico, "Saluto alla patria di Donizetti",
risale al 1890 e ricorda nello stile proprio i capolavori della maturità
del compositore bergamasco, il quale giunse ad un perfetto equilibrio
compositivo fra la brillantezza ritmica di matrice rossiniana e il
melodismo belcantistico.
L’intero brano è pervaso da una
particolare vivacità, che si riscontra nelle parti in stile marziale,
così come in quelle cantabili e si distingue per una piacevole
scorrevolezza, data dall’alternanza ben calibrata e senza soluzioni di
continuità fra questi momenti dal carattere contrastante.
All’interno
della composizione, in un solo movimento, si può riscontrare una forma
tripartita, preceduta da un’introduzione abbastanza ampia, nella quale
il compositore presenta il materiale motivico che utilizzerà in seguito
ed anticipa il carattere del brano. La prima sezione, animata da grande
dinamismo, è quella dalle proporzioni maggiori e contiene l’elegante
incipit caratterizzato da ripetuti trilli, che ritornerà come una sorta
di lite motive più volte nel prosieguo. La seconda e la terza sezione
invece, quasi si equivalgono per dimensioni, ma differiscono per il
carattere, poiché la parte centrale si presenta in metro ternario e con
una struttura diversa dalla seguente e dalla precedente. In questa fase
infatti, non si assiste alla solita e continua alternanza tra le idee
motiviche contrastanti, ma una nuova idea melodica cantabile incornicia
tre ritornelli in stile marziale. Dopo un breve episodio di transizione,
ha inizio la terza ed ultima sezione che rappresenta una riproposizione
della prima, anche se con proporzioni minori. Il brano si conclude con
un finale tipico delle ouverture avanti l’opera.